Congresso Nazionale UNASAM – documento finale

Cagliari 30, 31 maggio, 1 giugno 2006

IL 4° CONGRESSO NAZIONALE DELL’U.N.A.SA.M.
(Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale):
“Non c’è salute senza salute mentale”
riunito a Cagliari ricorda con la dichiarazione di Helsinki del Gennaio 2005 che:
“… per i cittadini la salute mentale è una risorsa che consente di conoscere il proprio potenziale emotivo ed intellettuale nonché di trovare e realizzare il proprio ruolo nella società, nella scuola e nella vita lavorativa. Per le società una buona salute mentale contribuisce alla prosperità, alla solidarietà e alla giustizia sociale”

Il nuovo governo ha un programma per la salute mentale che è frutto anche del nostro contributo; occorrono le indispensabili risorse umane e finanziarie, non meno del 5% del fondo sanitario.
Si devono diffondere le buone pratiche sul territorio nazionale, nel rispetto delle autonomie regionali, ma anche per porre fine a certe situazioni di negazione dei diritti fondamentali.
Ci aspettiamo un salto di qualità da parte del nuovo Governo e delle Regioni, verso la urgente realizzazione di un nuovo standard nazionale più elevato nel campo della salute mentale.
E’ per noi necessario il riconoscimento del ruolo imprescindibile della nostra grande rete nazionale di associazioni dei familiari, nello sviluppo e nel progresso di buone pratiche di salute mentale comunitaria.
Auspichiamo altresì la crescita dell’associazionismo delle persone con esperienza di disturbi mentali, per il contributo fondamentale che esse portano.
Riprendendo il programma concordato, sarà indifferibile la realizzazione di alcuni punti fondamentali:

– Una risposta per i momenti di crisi, 365 giorni all’anno e 24 ore su 24;
– Il rifiuto di scelte che portano alla segregazione e alla istituzionalizzazione delle persone;
– L’attuazione di percorsi di ripresa individuali, attraverso la garanzia di casa, lavoro e inserimento sociale;
– Un primo concreto impegno, immediato, per risolvere l’annoso problema del superamento degli OPG deve partire dalla chiusura del reparto femminile di Castiglione delle Siviere;
– La ridefinizione dei LEA per la salute mentale;
– Una circolare ministeriale che sancisca per sempre l’illiceità della contenzione fisica;
– Il Governo e le Regioni devono sostenere, anche finanziariamente le associazioni dei famigliari e degli utenti, per la loro attività istituzionale, nazionale e locale.

Cagliari 1 giugno 2006

In allegato il documento in formato pdf.

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